Ecco perchè il futuro delle infrastrutture IT è l’Hybrid-Cloud!

A seguito del nostro evento relativo alle tematiche di Cloud & Cyber Security, abbiamo pensato di scrivere un articolo che spieghi in modo dettagliato quale sia l’effettivo valore aggiunto del Cloud nell’infrastruttura tecnologica di un’azienda rispetto all’On Premise.

Sicuramente, prima di iniziare a descrivere i punti di forza del Cloud, è necessario analizzare attentamente quali siano i limiti e gli svantaggi delle infrastrutture On Premise, che purtroppo rappresentano ancora la maggior parte delle realtà professionali attuali.

Nonostante i profondi cambiamenti che siamo stati costretti ad affrontare e i moltissimi incentivi fiscali messi a disposizione dal Governo e dalla Comunità Europea, le aziende, soprattutto le PMI, che hanno intrapreso un percorso di Trasformazione Digitale sono relativamente poche.

Dunque, scopriamo perché proprio la “Digitalizzazione” e il Cloud sono la strada giusta da seguire per portare il proprio business a un livello superiore, non solo per questioni di sicurezza, ma anche perché non innovare ora significa condannare la propria azienda a uno Svantaggio Competitivo certo in futuro.

La differenza principale tra le due soluzioni risiede nel fatto che l’infrastruttura On Premise è una soluzione installata localmente, che sia su un server aziendale o su un computer, mentre un’infrastruttura in Cloud è ospitata sul server di un fornitore.

Semplificando al massimo, si potrebbe dire che la differenza sostanziale tra On Premise e Cloud sta nel luogo in cui risiedono hardware, software e le applicazioni.  

Tuttavia, prima di iniziare a descrivere i punti di forza del Cloud e per avere un quadro più completo di quali siano le caratteristiche di ciascun tipo di infrastruttura, è necessario analizzare attentamente quali siano i pro e gli svantaggi dei sistemi On Premise, che purtroppo costituiscono ancora la maggior parte dei sistemi informativi aziendali.

On Premise

L’infrastruttura On Premise solitamente è localizzata in un server aziendale, in un computer o un altro dispositivo che si trova direttamente presso la sede dell’azienda ed è gestito privatamente, spesso mediante software che richiedono un aggiornamento costante, in modo da garantirne la stabilità e affrontare o prevenire attacchi informatici. Con questa soluzione i dati si trovano fisicamente vicino all’azienda, all’interno di dispositivi sui quali è possibile esercitare un controllo diretto.

Dal punto di vista finanziario è sicuramente molto conveniente, in quanto, una volta sostenuto l’investimento iniziale per l’acquisto della parte hardware, generalmente non sono previste spese ulteriori durante tutto il periodo di vita dei dispositivi, se non quelle legate alla manutenzione dell’infrastruttura stessa.

Nelle aziende di grandi dimensioni, però, per consentire a un numero consistente di utenti di avere accesso alle informazioni di interesse o per rendere accessibile a tutti un determinato programma, potrebbero essere necessarie altrettante licenze, il cui costo, sommato a quello dell’infrastruttura e della manutenzione, può diventare molto oneroso.

Anche il processo di aggiornamento stesso dell’infrastruttura rappresenta un fattore da tenere in considerazione, in quanto, anche se è vero che l’azienda è autonoma e può decidere il momento in cui aggiornare i vari sistemi, non può trascurare a lungo l’attività, poiché metterebbe a rischio la sicurezza dell’infrastruttura, che, se non viene costantemente aggiornata, rischia di essere oggetto di violazioni causate da vulnerabilità e da cyber attacchi. Inoltre, aggiornare regolarmente i sistemi informativi, significa impiegare risorse, che chiaramente potrebbero essere utilizzare per altre attività direttamente utili all’azienda.

Cloud

Le infrastrutture in Cloud, invece, non si basano su una vera e propria installazione fisica, ma si appoggiano a data center esterni, accessibili da remoto mediante una semplice connessione a internet. Queste piattaforme virtuali sono ospitate da fornitori esterni, che le gestiscono mediante un team tecnico specializzato, il quale si occupa dello sviluppo, della manutenzione, dell’aggiornamento e di garantire la stabilità e continuità del servizio.

A livello finanziario il Cloud non necessita di alcun investimento iniziale per quanto riguarda l’infrastruttura, dato che non è necessaria l’installazione di dispositivi hardware, ma solitamente richiede la sottoscrizione di un abbonamento a scadenza mensile o annuale, con un costo proporzionale alla tipologia di servizi richiesti, ma comunque inferiore (almeno all’inizio) rispetto all’implementazione di sistemi con dispositivi hardware. In questo caso i dati non sono presenti fisicamente in azienda, ma sono comunque accessibili in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo che ha accesso a internet.

A livello di scalabilità, sia verticale che orizzontale, il Cloud è sicuramente più rapido, efficiente e meno oneroso, dato che permette di accedere a nuove funzionalità senza problemi, semplicemente aggiungendole al proprio abbonamento, a differenza dell’On Premise che, per ottenere determinate evoluzioni tecnologiche, necessita di aggiornamenti o addirittura dell’acquisto di ulteriori dispositivi.

Un altro dei vantaggi del Cloud è che, non essendo necessari dispositivi tecnologici altamente performanti, che, oltre agli alti costi di acquisto, potrebbero avere problemi di funzionamento, il servizio viene erogato completamente online, garantendo sempre la massima stabilità, alte prestazioni e fruibilità da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. I dati in questo caso non si trovano fisicamente vicini all’azienda e non si ha un controllo diretto sui dispositivi che li ospitano, quindi, è compito del provider del servizio Cloud garantire all’utente la disponibilità costante delle informazioni e la protezione dei dati sensibili.

D’altra parte, tutti questi vantaggi diventano inutili in assenza di connessione, in caso di interruzione della linea o se questa è debole e instabile. Dunque, l’accesso a internet performante e ridondato diventa l’unico ma fondamentale requisito di una infrastruttura in Cloud.

Infine, è necessario considerare che un’infrastruttura in Cloud, essendo completamente gestita dal team tecnico esterno dell’azienda provider, non necessita di alcuna manutenzione o aggiornamento, permettendo all’utente di de-responsabilizzarsi rispetto a tali attività onerose e time-consuming e potendo impiegare le proprie risorse su altre attività a maggior valore aggiunto.

Qual è la soluzione più conveniente?

Prima di trarre delle conclusioni, è necessario comprendere la differenza tra Capex e Opex, che sono i due nuovi approcci agli investimenti tecnologici:

  • Capex (Capital Expenditure) – Infrastruttura On Premise: spesa in conto capitale per sviluppare o fornire asset durevoli per un’azienda, progettati per essere utilizzati a lungo termine. Una delle caratteristiche distintive delle spese in conto capitale è la longevità; cioè gli acquisti avvantaggiano l’azienda per più di un anno fiscale – IN AMMORTAMENTO!
  • Opex (Operating Expense) – Infrastruttura Cloud: spesa operativa quotidiana che un’azienda sostiene per mantenere operativa la propria attività. Sono spese a breve termine utilizzate nel periodo contabile in cui sono stati acquistati. Ciò significa che vengono pagati settimanalmente, mensilmente o annualmente – NON IN AMMORTAMENTO!

Inoltre, è opportuno realizzare un’analisi preliminare accurata per capire quale delle due soluzioni potrebbe risultare più adatta per la tua azienda. Ecco quali sono i principali elementi da considerare in un’analisi:

  • Ambiente di riferimento: se l’azienda ha un’unica sede, una soluzione On Premise potrebbe essere la soluzione più conveniente, ma se ha più filiali che devono essere messe in comunicazioni tra loro, emergono questioni di accessibilità e di sicurezza che orientano la scelta verso un’infrastruttura in Cloud.
  • Localizzazione dei dati: nel caso di aziende mono-sede, i dati sicuramente si trovano nei dispositivi presenti nell’infrastruttura locale e si avrà un maggiore controllo su di essi, ma, se l’azienda è multi-sede, le altre filiali necessitano di ulteriori touchpoint, che permettono di accedere alle informazioni aziendali anche da remoto. In questo secondo scenario, il perimetro dell’infrastruttura tecnologica va oltre il confine della rete aziendale locale e gli utenti possono accedere alle informazioni solamente mediante il Cloud.
  • Livello di preparazione del team IT: in presenza di un team IT preparato e competente, l’opzione migliore è sicuramente quella On Premise, in quanto, oltre al totale controllo sui dati e i dispositivi che li ospitano, si avrebbe la garanzia di un’infrastruttura sempre aggiornata, funzionante e performante. Se invece il team IT ha risorse limitate, poco competenti o addirittura è assente, l’opzione migliore è quella in Cloud.
  • Gestione dell’infrastruttura: si può dire questo elemento sia una conseguenza del precedente, in quanto, in presenza di un team IT preparato, la gestione dell’infrastruttura può rimanere all’interno dell’azienda, mentre se il team IT ha risorse limitate, poco competenti o addirittura è assente, sarebbe meglio affidare la gestione del servizio a un provider esterno, che si prende in carico l’onere di gestire, aggiornare e proteggere l’infrastruttura.
  • Costi: se si sceglie di implementare un’infrastruttura On Premise, si devono considerare i costi di investimenti iniziali per l’acquisto dei dispositivi tecnologici (hardware), che possono essere anche onerosi, oltre all’acquisto di un certo numero di licenze di software specifici, che permettono la fruizione dei dati presenti all’interno della rete. Chiaramente, quanto più è strutturata e complessa l’azienda, quanto più importante sarà l’investimento iniziale che dovrà essere sostenuto, al quale bisognerà aggiungere ulteriori costi legati al mantenimento dell’infrastruttura. Nel caso di un’infrastruttura in Cloud , invece, non è richiesto alcun investimento iniziale per l’acquisto di hardware e questo rappresenta un vantaggio importante sia per le PMI ma soprattutto per le aziende di grandi dimensioni, permettendo di usufruire del servizio solamente pagando un abbonamento mensile o annuale e senza dover attendere per la realizzazione dell’infrastruttura, poiché è subito disponibile per la configurazione.

Conclusioni 

Non è possibile definire in modo categorico quale delle due infrastrutture sia migliore dell’altra, ma bisogna considerare che Cloud e On-Premise rispondono a necessità differenti e la scelta dipende solamente dalle caratteristiche, dalle dimensioni e dalle esigenze di ogni azienda.

Per esempio, nel caso di quelle aziende che operano in settori altamente regolamentati (banking, finance, insurance) oppure che devono mantenere importanti segreti industriali (farmaceutico, automotive, manifatturiero), ospitare in house l’infrastruttura IT potrebbe essere una scelta obbligata, perché tenere i dati all’interno dei propri server potrebbe fornire maggiore tranquillità e anche assicurare una maggiore compliance con le normative.

Tuttavia, nella prospettiva di uno sviluppo orientato alla digitalizzazione, sarebbe opportuno iniziare a predisporre dei processi aziendali che includano entrambe le tipologie di infrastruttura con un peso relativo dettato dai fattori suddetti. In particolare, il nostro suggerimento è quello di affidarsi a una infrastruttura tecnologica Ibrida, il cosiddetto Hybrid Cloud, in quanto, rispetto ad avere solo On Premise o solo Cloud, permette di ottenere i vantaggi di entrambe le tipologie di sistema IT.

Vantaggi On Premise
Vantaggi Cloud
Garantisce livelli di sicurezza più alti
Non prevede costi di investimento hardware iniziali
Permette di avere un controllo diretto sui dispositivi che conservano i dati
Svincola l’utente dall’onere di gestire, mantenere e aggiornare i sistemi
Visibilità e controllo completi sui dati
Ha scalabilità rapida verso l’alto e verso il basso
Dati accessibili anche in assenza di connessione a internet
Dà accesso rapido a nuove funzionalità semplicemente aggiungendole al proprio abbonamento
Hardware personalizzabile, sistemi realizzati per scopi specifici
Offre un provisioning quasi istantaneo perché tutto è già configurato
Dopo l’acquisto dei dispositivi, l’unico costo da sostenere sarà quello relativo alla manutenzione dell’infrastruttura
I dati sono fruibili in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo
Rischio di downtime prossimo allo zero
Backup immutabile e ripristino dei dati integrato e automatico
Permette di pagare in base alle risorse effettivamente usate
Elimina anche i costi relativi ai consumi energetici diretti
Fa risparmiare lo spazio necessario all’installazione di un’infrastruttura IT

Inoltre, con un’evoluzione tecnologica e tempi di obsolescenza dei dispositivi sempre più rapidi, affidarsi a un’infrastruttura esclusivamente On Premise è una scelta discutibile, che spesso espone al rischio di subire databreach e violazioni, se non si prendono le dovute precauzioni e si mantengono i sistemi sempre aggiornati.

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