Quanto costa un periodo di Downtime per un’azienda?
🔄🏭 La continuità operativa è una condizione che spesso viene data per scontata, e si tendono a percepire come lontane tutte le situazioni di pericolo che potrebbero comprometterla.
💥🛑 Tuttavia, incidenti come guasti hardware, attacchi ransomware o persino errori umani sono all’ordine del giorno e rischiano di interrompere il flusso produttivo di qualsiasi azienda.
⏲💸 Questa condizione, definita “Periodo di Downtime”, rappresenta una perdita significativa e può essere più o meno onerosa in base alla dimensione aziendale e alla criticità delle attività interrotte.
🤷🏻♂️🤞🏻 Viene quindi spontaneo chiedersi: qual è il costo del downtime per un’azienda?
Secondo uno studio condotto dal Ponemon Institute e ripreso da varie fonti, i costi di inattività per le piccole e medie imprese possono variare notevolmente. Per esempio, il costo medio del downtime per una PMI è stimato tra 137 e 427 dollari al minuto, e per un singolo incidente può raggiungere una cifra compresa tra 82.200 e 256.000 dollari. Questo si traduce in un impatto finanziario rilevante, se consideriamo che un’interruzione delle operazioni può durare diverse ore o addirittura giornate intere (Data Foundry).
Questa stima tiene conto delle specificità delle PMI, distinguendosi dalle cifre più elevate solitamente associate alle medio-grandi aziende con un footprint tecnologico più esteso e maggiore dipendenza dai sistemi informatici. In generale, il costo del downtime varia notevolmente in base a diversi fattori, come le dimensioni dell’azienda, il settore di appartenenza e la criticità dei processi interrotti.
Tuttavia, secondo alcune stime, per le medie imprese, un’ora di downtime può costare tra i 10.000 e i 50.000 euro. Per le grandi aziende, invece, il costo può superare i 500.000 euro all’ora, fino ad arrivare a cifre milionarie se si considerano anche i danni alla reputazione e la perdita di clienti.
È importante notare che queste cifre non includono soltanto la perdita di fatturato, ma anche i costi associati alla ripresa delle attività, alla gestione delle emergenze e alle potenziali sanzioni legali. Un semplice guasto hardware o un attacco informatico possono infatti causare danni a catena che impattano sull’intera organizzazione, rallentando la produzione e minando la fiducia degli stakeholder.
In termini di costi annuali, i downtime possono rappresentare una vera e propria minaccia per la continuità operativa delle aziende. Il calcolo del danno include non solo le perdite di produttività e le mancate vendite, ma anche le spese per il ripristino dei sistemi e i costi intangibili legati alla reputazione aziendale. Pertanto, la prevenzione delle interruzioni e l’implementazione di piani di backup e disaster recovery sono fondamentali per ridurre il rischio e limitare l’impatto economico di tali eventi.
Per questo motivo, investire in soluzioni IT che garantiscano la continuità operativa è fondamentale per prevenire periodi di fermo e ridurre i rischi legati a questi eventi.
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